Il Capricho Arabe di Francisco Tarrega

Il capricho è uno dei brani più conosciuti del repertorio chitarristico, una sorta di icona della chitarra. La melodia, con la sua alternanza di note tenute e melismi, è stata a lungo associata all’essenza del nostro strumento ed il suo carattere seducente ha fatto vibrare più di un cuore.

Pullula intorno al brano una vasta aneddotica che va dalla menzione di “lettere d’amore ad una donna non meglio identificata” a diverse altre teorie più o meno fantasiose. Al momento chi scrive non ha potuto visionare alcun documento originale, nessuna lettera o scritto autografo che ne confermino l’indirizzo di “serenata” o simile. La scelta del tempo 4/4 esclude ovviamente che si tratti di una “serenata espanola”, notoriamente in 3/4.

Crediamo sia importante per tutti, ascoltatori ed esecutori, potersi fare  un’idea di quali siano i riferimenti storici esecutivi.

Esiste una lunga tradizione di esecuzioni di riferimento tutte più o meno compatibili con il paso doble. Si va da Josefina Robledo, allieva e pupilla di Francisco Tarrega, a Segovia, Yepes e moltissimi altri. Si tratta di uno dei brani più registrati del repertorio, noi abbiamo scelto le esecuzioni che ci sembrano cogliere meglio quanto scritto in partitura.

Strutturalmente il brano ha forma ABA con una piccola introduzione. L’introduzione è in 3/4 e ha carattere improvvisativo. Il brano è invece in 4/4. La figura ritmica usata (bassi semiminima e accompagnamento in controtempo crome) è quella tipica del paso doble. L’uso di un semitono discendente al basso fa pensare ad un particolare tipo di paso doble: quello di Alicante anche detto paso doble morisco.

La semana santa ad Alicante si anima della battaglia tra mori e cristiani, battaglia che spesso si svolge a tempo di paso doble. Questo paso doble ha la caratteristica di essere più lento del suo omologo nazionale.

Tarrega indica “Andantino” in partitura che suggerisce comunque un tempo piuttosto sostenuto.

Abbiamo scelto le esecuzioni che consideriamo di riferimento:

Josefina Robledo. Un’allieva di Tarrega

Narciso Yepes

Andres Segovia

David Russell

Edoardo Catemario

Inoltre due esecuzioni che colgono magnificamente il concetto di paso doble morisco:

Mirelle Mathieu (versione cantata “embrujo”)

Francisco Alonso – Paso doble morisco

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